Lettera di Don Dario Curcio
PARROCCHIA S. MARIA DELLE GRAZIE
SAN CONO
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Cari parrocchiani sanconesi e devoti tutti del nostro Santo Patrono, si avvicina il “tempo” a noi prezioso e fecondo della festa patronale.
Tempo di festa, di comunione e unione, di preghiera, di fede e devozione.
La comunità che è in San Cono, da sempre amata da Dio, dalla Chiesa e dai suoi Pastori, ha dimostrato senza interruzione alcuna il suo attaccamento al Santo Patrono e dato prova di maturità nelle vicende alterne ed a volte estremamente difficoltose della sua vita sociale ed ecclesiale. Sicuramente sarà così anche in questa circostanza prossima dove, il senso di comunità, identità e appartenenza non dovranno e potranno venir meno.
Dall’ultimo appuntamento della festa patronale, l’attesa, da sempre carica di speranza, sembra doversi prolungare, causa Covid-19, ed alcuni aspetti che caratterizzavano fortemente tale evento religioso e popolare sembrano essere sensatamente, a tutt’oggi, improponibili (modalità, tempi, processioni e celebrazioni con concorso di popolo, eventi culturali, ludico-ricreativi, etc etc).
L’incertezza, quindi, vissuta ampiamente in questo tempo di emergenza, dovrebbe essere ancora compagna del nostro quotidiano anche nella Fase 2 o successive. Insieme alle tante problematiche sanitarie, economiche e sociali, ben note, siamo impossibilitati, come credenti, nel celebrare assieme, riunirci, vivere la dimensione comunitaria. Vogliamo ritornare a riabitare le chiese, importanti non solo per le celebrazioni Eucaristiche ma anche per la vita comunitaria. Sono altresì certo, e confortato dal fatto che, anche le nostre case sono divenute chiese domestiche (non solo perché in aiuto ci è venuta incontro la tecnologia, attraverso i media e strumenti social), e sicuramente in tante famiglie è riaffiorata la preghiera insieme.
Quando ci sarà chiesto di “ritornare”, sicuramente in maniera ridotta numericamente e regolamentata, nel rispetto delle misure di sicurezza e sanitarie poste in essere per il contenimento e il contrasto del Coronavirus, non vogliamo essere colti alla sprovvista, perché anche se “diversamente”, avremo comunque vissuto e celebrato la santità che il nostro Buon Dio continua a donarci grazie alla intercessione del nostro Santo Patrono.
La CEI attraverso le sue proposte, in dialogo con le istituzioni italiane, fornirà tutte le indicazioni necessarie con le quali, dopo la tanto attesa data del 3 Maggio, cercheremo di riappropriarci gradualmente della nostra dimensione comunitaria ed ecclesiale.
Nella festa del nostro Santo Patrono, i cui dettagli nella sua ampiezza sono ancora oggetto di studio e riflessione e che saranno previamente comunicati, secondo quelle possibilità oggettive e rispettose delle indicazioni e disposizioni delle autorità, c’è sicuramente la volontà e il desiderio di dare un grande contributo di speranza e far sì che nessuno si senta lasciato a se stesso.
Come Chiesa, e anche noi nel nostro piccolo, stiamo già dimostrando una vivacità non da poco e siamo convinti che ciò accadrà anche nel nostro legittimo desiderio di voler vivere e celebrare ancora una volta la festa del nostro amato Santo. Siamo davvero certi, la Santità è il volto più bello della Chiesa e conseguentemente anche della nostra comunità che è in San Cono.
In attesa di una “prossimità”, se necessaria, più concreta…
Vi Benedico e fraternamente Vi Saluto.
Il Vostro Parroco
don Dario